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16 de março de 2014

ESCLUSIVA- l'agente FIFA Roberto Queiroz: "Stadi, clima e possibili sorprese, ecco come il Brasile si avvicina al Mondiale"


Pochi mesi e l’attesa avrà fine:il 12 giugno tutti i fari saranno puntati sulla terra verde-oro, il luogo in cui il calcio è nato, a San paolo ci sarà la gara inaugurale del campionato del Mondo tra Brasile e Croazia.
Non solo l’aspetto calcistico però occupa la mente degli sportivi di tutto il globo in quanto c’è l’euforia di un popolo intero, le preoccupazioni sulla sicurezza e soprattutto il ‘dilemma’ sulla costruzione degli stadi: per parlare di tutto questo la redazione di EuropaCalcio.it ha contattato in esclusiva l’agente FIFA brasiliano Roberto Queiroz de Andrade che vive da vicino tutto quello che circonda l’organizzazione della manifestazione.

Mancano poco meno di 90 giorni al calcio d’inizio del tanto atteso Mondiale brasiliano: che clima si respira nel suo Paese che dopo più di 60 anni torna ad ospitare la massima rassegna di calcio?

"C’è un entusiasmo contagioso, vogliamo che il nostro campionato del Mondo sia il migliore in assoluto delle ultime edizioni".

Si è molto parlato della costruzione dei nuovi stadi che ospiteranno la manifestazione, discutendo di presunti ritardi nella consegna delle opere; le autorità in Brasile hanno rassicurato tutti ma la FIFA sembra un po preoccupata sulla situazione: ci può chiarire meglio il tutto dandoci la sua versione dei fatti?

"Per ospitare una manifestazione di questa portata dovrebbero essere costruite ancora molte opere tra le quali ricordiamo quelle che riguardano l’accessibilità, i trasporti, strutture ospitanti (hotel) e soprattutto bisogna rinforzare molto la sicurezza; anche se le nostre autorità hanno rassicurato tutti, non nascondo che sono un po preoccupato sotto questo aspetto".

Altro possibile motivo di preoccupazione è quello relativo al clima a cui molti calciatori non sono di certo abituati, infatti si parla di 40°C e una percentuale di umidità molto alta: secondo lei questo fattore potrà influire in maniera determinante sulle prestazioni di alcune squadre?
Nello specifico lei crede che sarà determinante nei risultati? In parole povere, squadre (europee) dal potenziale altissimo come Spagna, Germania o la stessa Italia saranno ridimensionate in maniera decisiva  dal fattore climatico?

"Certo, le condizioni climatiche non saranno affatto semplici da affrontare per i giocatori, ecco perché personalmente ho sempre pensato che le squadre sarebbero dovute arrivare in anticipo rispetto alla tabella di marcia in maniera tale da ambientare il loro corpo alle nuove circostanze non solo per quanto riguarda il clima ma anche altri aspetti come fuso orario, mentalità, ecc.
Tuttavia credo che molte Nazionali, a maggior ragione le potenze che hai citato, non potranno giustificare una sconfitta o un risultato non positivo solo a causa delle condizioni ambientali.
Ricordo che proprio il Brasile ha vinto le sue Coppe del Mondo fuori dai confini del proprio Stato, anzi l’unica volta che ha ospitato la manifestazione ha perso nel modo in cui tutti ricordiamo".

Ovviamente il fatto che il Brasile, 5 volte campione del Mondo, giochi in casa la competizione pone di diritto la compagine di Scolari tra le favorite alla vittoria finale: il vostro Paese come sta prendendo questo ruolo da favorita? Si sente il peso della responsabilità o c’è solamente soddisfazione per essere una delle più serie pretendenti al titolo?

"Non c’è alcun dubbio, siamo una delle favorite a vincere il Mondiale e ci crediamo fortemente".

Considerando le potenzialità delle Nazionale che parteciperanno al Mondiale e nello stesso tempo i fattori elencati prima, secondo lei saranno le squadre sudamericane ad avere maggiori possibilità di vittoria ? 

"Io farei attenzione ad Argentina e Cile che in molti sottovalutano, ma obbiettivamente vedo il Brasile un gradino sopra tutte le altre".


Giuseppe Contangelo/Europa Calcio


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