Pochi
mesi e l’attesa avrà fine:il 12 giugno tutti i fari saranno puntati sulla
terra verde-oro, il luogo in cui il calcio è nato, a San paolo ci sarà la gara
inaugurale del campionato del Mondo tra Brasile e Croazia.
Non solo
l’aspetto calcistico però occupa la mente degli sportivi di tutto il globo in
quanto c’è l’euforia di un popolo intero, le preoccupazioni sulla sicurezza e
soprattutto il ‘dilemma’ sulla costruzione degli stadi: per parlare di tutto
questo la redazione di EuropaCalcio.it ha contattato in esclusiva l’agente
FIFA brasiliano Roberto Queiroz de Andrade che vive da vicino tutto quello che
circonda l’organizzazione della manifestazione.
Mancano
poco meno di 90 giorni al calcio d’inizio del tanto atteso Mondiale brasiliano:
che clima si respira nel suo Paese che dopo più di 60 anni torna ad ospitare la
massima rassegna di calcio?
"C’è
un entusiasmo contagioso, vogliamo che il nostro campionato del Mondo sia il
migliore in assoluto delle ultime edizioni".
Si è
molto parlato della costruzione dei nuovi stadi che ospiteranno la
manifestazione, discutendo di presunti ritardi nella consegna delle opere; le
autorità in Brasile hanno rassicurato tutti ma la FIFA sembra un po preoccupata
sulla situazione: ci può chiarire meglio il tutto dandoci la sua versione dei
fatti?
"Per
ospitare una manifestazione di questa portata dovrebbero essere costruite
ancora molte opere tra le quali ricordiamo quelle che riguardano
l’accessibilità, i trasporti, strutture ospitanti (hotel) e soprattutto bisogna
rinforzare molto la sicurezza; anche se le nostre autorità hanno rassicurato
tutti, non nascondo che sono un po preoccupato sotto questo aspetto".
Altro
possibile motivo di preoccupazione è quello relativo al clima a cui molti
calciatori non sono di certo abituati, infatti si parla di 40°C e una
percentuale di umidità molto alta: secondo lei questo fattore potrà influire in
maniera determinante sulle prestazioni di alcune squadre?
Nello
specifico lei crede che sarà determinante nei risultati? In parole povere,
squadre (europee) dal potenziale altissimo come Spagna, Germania o la stessa
Italia saranno ridimensionate in maniera decisiva dal fattore climatico?
"Certo,
le condizioni climatiche non saranno affatto semplici da affrontare per i
giocatori, ecco perché personalmente ho sempre pensato che le squadre sarebbero
dovute arrivare in anticipo rispetto alla tabella di marcia in maniera tale da
ambientare il loro corpo alle nuove circostanze non solo per quanto riguarda il
clima ma anche altri aspetti come fuso orario, mentalità, ecc.
Tuttavia
credo che molte Nazionali, a maggior ragione le potenze che hai citato, non
potranno giustificare una sconfitta o un risultato non positivo solo a causa
delle condizioni ambientali.
Ricordo
che proprio il Brasile ha vinto le sue Coppe del Mondo fuori dai confini del
proprio Stato, anzi l’unica volta che ha ospitato la manifestazione ha perso
nel modo in cui tutti ricordiamo".
Ovviamente
il fatto che il Brasile, 5 volte campione del Mondo, giochi in casa la
competizione pone di diritto la compagine di Scolari tra le favorite alla
vittoria finale: il vostro Paese come sta prendendo questo ruolo da favorita?
Si sente il peso della responsabilità o c’è solamente soddisfazione per essere una
delle più serie pretendenti al titolo?
"Non
c’è alcun dubbio, siamo una delle favorite a vincere il Mondiale e ci crediamo
fortemente".
Considerando
le potenzialità delle Nazionale che parteciperanno al Mondiale e nello stesso
tempo i fattori elencati prima, secondo lei saranno le squadre sudamericane ad
avere maggiori possibilità di vittoria ?
"Io
farei attenzione ad Argentina e Cile che in molti sottovalutano, ma
obbiettivamente vedo il Brasile un gradino sopra tutte le altre".
Giuseppe Contangelo/Europa Calcio
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